Già da tempo sappiamo che Amazon ha esteso il limite temporale per fare un reso a 4 mesi.
Ma solo momentaneamente?
Mi son preso qualche giorno per scrivere le mie impressioni a riguardo, per darmi il tempo insomma, di capire se ci sarebbero state modifiche alle condizioni o nuove disposizioni da parte del colosso dello shopping online (mai arrivate).
In breve, in occasione del PrimeDay e del Black Friday, Amazon estende il già abbondante tempo disponibile per il reso da 30gg a ben 4 mesi.
Tutti coloro che faranno un acquisto (dal 13 ottobre) fino al 31 dicembre 2020, avranno la possibilità di rispedire indietro il prodotto o ricredersi sul proprio acquisto fino al 31 gennaio 2021.
Alla fine dei giochi poco cambia per chi, come me, controlla la confezione ed il suo contenuto davanti al corriere.
Quella che, dal punto di vista di chi si occupa di strategie digitali, più che una promozione sembra una spada di Damocle sulla testa del seller col manico in mano al buyer è (sempre a mio parere) un vero e proprio “Rent Test”, cioè un “vediamo se funziona” il noleggio di piccoli beni e chi ne avrà la peggio.
Spesso, parlando con amici, mi son trovato di fronte a situazioni nelle quali prodotti come cellulari o abbigliamento acquistati, erano stati evidentemente già usati, di certo restituiti entro i 30gg e rivenduti come nuovi. A questo punto, giustamente, tanto vale noleggiare invece di acquistare.
Ma chi davvero godrebbe di questo nuovo modo di fare business (a parte amazon ovviamente)?
Di certo il customer.
Checché se ne dica infatti, è sempre al centro del mondo amazon a discapito di attività “drogate” dai numeri che poi dovranno fare i conti con una serie di “intoppi” quali: canone, percentuali da riconoscere, database marketing inesistente e, a questo punto, resi e ne risentiranno in particolare, le attività che ancora non hanno intrapreso una seria e strutturata strada digitale che possa portare il proprio e-commerce a vendere in maniera autonoma e sopratutto costruttiva.
Se questa argomentazione ancora non ti convince, pensa al tuo brand.
Ti faccio un esempio:
sei un negozio fisico che vende anche su Amazon.
Se io acquisto un tuo prodotto sappi che per me, l’ho acquistato su amazon, non da te.
Se invece ho qualche problema col prodotto, la recensione negativa la lascio a te e tu potrai difenderti solo col reso ma a questo punto il merito non sarà tuo.
Ma attenzione! Con questo non voglio dire che Amazon sia il male assoluto, ma solo che forse, sarebbe ora che tu pensassi ad una strategia integrata di più strumenti digitali che ti permettano di vendere (forse meno) ma di monetizzare di più e fidelizzare la tua clientela online.